Nel corso della vita la pelle può risentire di diversi cambiamenti e problematiche, tra le quali spicca l’acne.
Si è portati a pensare che questo disagio si manifesti tipicamente nel periodo adolescenziale, colpendo ragazzi e ragazze, ma non sempre è così.
Esiste infatti anche l’acne in premenopausa: un fenomeno certamente meno conosciuto che tuttavia interessa circa il 15% delle donne.
In genere non si tratta di una patologia grave, ma l’inaspettata comparsa di foruncoli e punti rossi sul viso, anche in età matura, tende comunque a risvegliare insicurezze e disagi per il proprio aspetto.
Ecco perché nell’articolo di oggi scopriremo il motivo per cui i brufoli possono presentarsi in perimenopausa, dove compaiono comunemente e soprattutto come porvi rimedio.
Iniziamo col rispondere alla domanda basilare “Cos’è l’acne?”
Con questo termine si intende un’infiammazione delle ghiandole pilo sebacee presenti nel derma, con manifestazioni esteriori che possono andare da piccole pustole, fino a vere e proprie cisti o fistole.
Nella stragrande maggioranza dei casi la situazione resta sotto controllo, ma al fine di evitare peggioramenti è opportuno prestare la giusta attenzione alla propria pelle, focalizzandosi su pochi ma utilissimi passi di skincare.
Sappiamo che gli ormoni giocano un ruolo fondamentale, soprattutto nella vita femminile, e così anche l’acne risente proprio dell’assetto ormonale che, sia in fase adolescenziale che durante il periodo che anticipa il termine dell’età fertile, subisce diversi scossoni.
In perimenopausa (che indicativamente potremmo identificare nella fascia d’età tra i 42-43 fino ad una decina di anni successivi) si inizia ad assistere a due situazioni opposte: da un verso il graduale calo di produzione degli estrogeni e dall’altro un aumento di testosterone.
Di conseguenza anche il progesterone , uno degli ormoni coinvolti nella preparazione dell’organismo alla gravidanza, ha una curva discendente e può generare una serie di possibili conseguenze: diradamento o assottigliamento dei capelli, aumento di tessuto adiposo su addome e fianchi, irsutismo e appunto anche acne.
La grana della pelle, inoltre, cambia diventando molto più sottile, sensibile e secca.
La predominanza di testosterone, infine, induce l’organismo a produrre meno collagene ed elastina, generando una difficoltà dell’epidermide nel trattenere acqua.
Nel complesso, quindi, la barriera cutanea non è più funzionale ed elastica come in precedenza, e per questo si presta alla comparsa di fenomeni irritativi e poi infiammatori che possono sfociare nell’acne.
Solitamente, le eruzioni cutanee si manifestano su guance e mento, cioè le aree più soggette alle sollecitazioni ormonali (dove inoltre può aumentare anche della peluria).
I foruncoli sulla fronte sono invece più rari e, di solito, non direttamente legati ad attività ormonale, quanto piuttosto a “sgarri” alimentari o a cibi mal tollerati dall’organismo.
Più difficilmente, possono verificarsi comparse di pustole sulla schiena, un fenomeno di norma associato a una situazione piuttosto grave di acne sul viso.
Sebbene il problema sia per lo più di natura estetica e non medica, resta comunque un disagio poiché coinvolge il viso: il nostro primo “biglietto di visita”.
Diventa perciò comprensibile voler arginare l’acne in perimenopausa, cercando non solo di nasconderla con un buon makeup ma soprattutto mettendo in campo un approccio globale, in modo da fortificare e aiutare la pelle.
Questo è possibile agendo sia dall’interno che dall’esterno, a partire da una doppia strategia beauty basata su:
La routine di pulizia va impostata sulla base di prodotti che svolgano azione lenitiva e soprattutto anti-infiammatoria.
Vietati invece i trattamenti aggressivi o spiccatamente antisebo, perché la pelle in premenopausa, essendo più sottile, non ha bisogno di purificazione costante, quanto piuttosto di dolcezza.
Pertanto non è conveniente contrastare, ma agire per affinità, è questo è proprio ciò che fa Il Detergente Viso Aeqium, ricco di sostanze lenitive quali l’aloe vera, l’acido ialuronico a doppio peso molecolare e lo squalano.
Principi antinfiammatori e riparativi sono contenuti inoltre nell’allantoina, nella vitamina E e nel burro di karitè.
La capacità rigenerativa del mix di ingredienti presenti nel Detergente Viso (da usare mattina e sera) permette inoltre di ridurre segni e iperpigmentazioni derivanti da cicatrici lasciate da vecchi foruncoli.
Passiamo dunque all’esfoliazione.
Per questo trattamento estetico sarebbe opportuno scegliere un prodotto molto delicato, che agisca in assenza di azione meccanica (quindi senza granuli spessi che andrebbero a danneggiare e infiammare ancor di più i tessuti).
La pelle a tendenza acneica ha bisogno di respirare maggiormente, ed è molto utile ricorrere all’aiuto di gommage o acidi (ottimi il salicilico e il mandelico), in modo da poterli utilizzare anche 3 volte a settimana.
La maggior produzione di testosterone, infatti, porta le ghiandole sebacee a produrre molto più sebo e se la pelle non è ben detersa, l’accumulo di grasso e sporcizia porta inevitabilmente ad attivare il processo infiammatorio, tanto più se i pori non sono liberi.
Per questa ragione l’esfoliazione gioca un ruolo fondamentale nella strategia di perfezionamento della pelle in premenopausa.
La Crema Viso, poi, concluderà la skincare, andando a nutrire e riequilibrare il film idrolipidico.
È noto però che, quando si parla di pelle, quello di cui ci nutriamo ha un impatto determinante e poiché la carenza di collagene porta a “perdere” idratazione sugli strati superficiali dell’epidermide, diventa fondamentale bere quotidianamente dai 2 ai 3 litri di acqua.
Il consiglio per l’alimentazione è quello di assumere in prevalenza verdure e frutta di stagione, pesce ricco di vitamina D, frutta secca, legumi, carni bianche e uova.
In questo modo si manterrà il peso, fornendo nutrimento di qualità anche alla pelle.
Sarebbe inoltre buona abitudine iniziare a diminuire l’utilizzo di sale, in modo da scongiurare la ritenzione idrica e favorire un miglior aspetto dei tessuti (soprattutto a livello di glutei, fianchi e addome) evitando anche di “sottrarre” liquidi preziosi all’epidermide.
Sostanzialmente, più la pelle è pulita e idratata, meglio saprà difendersi dai fenomeni infiammatori che possono sfociare in acne in età adulta.