Tra i tanti ruoli della pelle, c’è anche quello di comunicarci visivamente se qualcosa nel nostro corpo non va: una reazione cutanea può essere la spia di un malfunzionamento interno, o una semplice risposta a un agente esterno. Pensiamo a tutte quelle reazioni allergiche che si manifestano sulla cute, con una varietà di indicatori visivi che possono spaziare da un semplice arrossamento localizzato a screpolature, vescicole o ferite.
È un segnale chiaro che qualcosa non va, e che c’è qualcosa da valutare meglio: magari nei cosmetici che utilizziamo, o magari nella nostra alimentazione. Ma come fare a distinguere le due cose? Spesso ci si confonde pensando che una pelle reattiva, una pelle sensibile e una pelle a tendenza allergica siano tre modi diversi di dire la stessa cosa: un tipo di pelle generalmente più problematico della media, che ha bisogno di qualche attenzione extra.
Ma la realtà è che queste tre definizioni descrivono tre diverse condizioni. Una pelle sensibile, una pelle reattiva e una pelle a tendenza allergica sono tre situazioni diverse tra loro, delle quali bisogna individuare le cause per essere in grado di trattarle nel modo più appropriato.
Nel paragrafo successivo cercheremo di fare chiarezza su queste tre situazioni: in cosa consistono queste tre tipologie di pelle, come individuarle e come trattarle?
Iniziamo con la pelle sensibile. La pelle sensibile è una condizione permanente della pelle, per cui questa reagisce a fattori sia interni sia esterni, con sensazione di fastidio, arrossamento o prurito. Queste reazioni con il tempo possono diventare uno stato cronico costante della pelle. Tra i fattori esterni possiamo classificare l’esposizione ai raggi UV, lo sbalzo termico, l’utilizzo di cosmetici non adatti. Tra i fattori interni c’è ad esempio un elevato stress emotivo. A livello medico la pelle sensibile non è ancora stata codificata del tutto, si ritiene che una buona parte della popolazione mondiale abbia una pelle sensibile, ma gli studi su cosa questo comporti e come si origini sono ancora in divenire. Si ritiene che una pelle sensibile possa essere il risultato di terminazioni nervose particolarmente sensibili sulla cute, che reagiscono in modo più intenso a stimoli “regolari”.
Come prendersi cura della pelle sensibile? La pelle sensibile si presenta arrossata o soggetta a fastidio e prurito, non occasionalmente ma in maniera pressoché permanente, per cui è importante adottare una skincare apposita, che sia studiata sulla tipologia di pelle sensibile. Innanzitutto escludendo tutti i prodotti che potrebbero rappresentare un trigger per arrossamenti e fastidi, come gli attivi troppo aggressivi, i tensioattivi troppo forti nei detergenti e le fragranze aggiunte. L’utilizzo di cosmetici sbagliati può spesso portare a riacutizzazioni nella pelle sensibile, per questo è importante dedicare un momento in più alla selezione dei prodotti da utilizzare. Una pelle sensibile beneficerà di un detergente efficace ma delicato, di prodotti idratanti, restitutivi e lenitivi, che siano in grado di preservare la sua barriera e mantenerla integra, per far sì che i fattori esterni abbiano meno influenza sulla sua salute. Per mantenere integra la barriera cutanea è necessario preservare anche il microbiota che la abita, prendendosi cura dei batteri responsabili della salute della nostra pelle. Questo è possibile sia attraverso cosmetici, sia attraverso supplementi quotidiani.
Simile, ma non identica, è la pelle reattiva.
Potrebbe sembrare una tipologia molto simile alla precedente, ma la pelle intollerante o reattiva costituisce una categoria a sé. Mentre la pelle sensibile è più che altro un modo di essere della pelle, una sua caratteristica, la pelle reattiva mette in atto “reazioni” circoscritte a stimoli ben precisi, e isolate nel tempo. In poche parole reagisce a un preciso trigger. A stimolare una reazione intollerante della pelle possono essere fattori esterni, come lo sbalzo termico o l’utilizzo di prodotti cosmetici non adatti, e fattori interni, di natura alimentare, come l’assunzione di cibi che scatenano una reazione, come alcol e cibo piccante (che in molti caso sono un elemento riacutizzante per problematiche come la rosacea). Anche stress ed emozioni forti possono originare una reazione della pelle. I punti di contatto con la pelle sensibile sono molti, ma si tratta di due condizioni distinte.
Come prendersi cura della pelle reattiva? È necessario scegliere una routine priva di ingredienti-trigger per reazioni intolleranti. Dal momento che alcuni ingredienti particolarmente aggressivi, o tensioattivi troppo “sgrassanti” potrebbero costituire un motivo di reazione, è bene optare per una skincare essenziale, che abbondi in ingredienti restitutivi, lenitivi e altamente tollerabili, piuttosto che in ingredienti alla moda e trendy. Un detergente delicato, una crema ricca di ingredienti riparatori e protettivi, sono la strada più efficace da percorrere. Evitare alcol, coloranti e fragranze aggiunte nei cosmetici ci aiuterà a minimizzare le occasioni di reazione.
In ultimo, parliamo della pelle a tendenza allergica.
Questa tipologia di pelle è tipica dei soggetti che presentano allergie a precisi fattori e ingredienti. Questi allergeni possono trovarsi ovunque, possono essere i pollini nell’aria, ingredienti nei medicinali, alcuni alimenti, prodotti per la pulizia di tessuti e superfici ecc.
Se un allergene è entrato a contatto diretto con la pelle, allora si parlerà di una reazione come la dermatite da contatto, che si verifica solitamente nelle successive 24 ore. Questa reazione spesso consiste in piccole ferite, rossore diffuso o vescicole. La prima cosa da fare è consultare un medico allergologo, per escludere dalla nostra alimentazione e dalla cura della persona tutti quegli ingredienti che innescano una reazione allergica. Una volta eseguito il test allergologico, saremo in grado di isolare i principali allergeni da eliminare.
Come prendersi cura della pelle a tendenza allergica? Dopo aver accertato gli allergeni da evitare, è buona abitudine utilizzare cosmetici lenitivi e restitutivi, che tutelino la salute della pelle senza stravolgerne il pH e aggredirne la barriera idrolipidica. Cosmetici in confezioni airless, che mantengono la formula il più possibile “incontaminata”, sono l’ideale. Eliminare ingredienti aggressivi, fragranze e coloranti è un’altra scelta saggia per conservare la pelle allergica in uno stato ottimale ed eliminare potenziali motivi di reazione.
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